Quante volte il nostro cuore è stato ferito e quante volte noi abbiamo ferito.

Una serie di cuori in plexiglas con coltelli che escono dal cuore, in una serie di rito di liberazione dal male che ci è stato inferto: i coltelli sono specchianti su ambo i lati in modo dai poterci vedere e riconoscere anche noi, sia come vittime che come carnefici.

“SantaS Battle” fa parte di una serie di elmi che si possono anche indossare. Ho pensato che avrei voluto avere una protezione una sorta di armatura con aculei che tengono lontano sia di  difesa che  di attacco a voler rammentare che siamo pronti a combattere per quello in cui crediamo e ci ripariamo non solo nel fisico ma come pensiero per proteggere la nostra essenza unica e irripetibile, i nostri diritti, la libertà.

Il paradiso colorato di SantaSeveso esplora l’identità umana partendo dal corpo sotto forma di caramelle. La ludicità  dei dolci colorati e la drammaticità di quello che sta al loro interno è un giusto connubio che rispecchia la società moderna in bilico tra sostanza e apparenza. Ogni pezzo è unico perché è lo stampo di una persona reale che qui lascia il suo passaggio.

I corpi preziosi e unici visti sotto forma di caramella che ci riporta ad un mondo fantastico con un retrogusto reale forte a volte devastante.

Ribaltando il punto d vista in cui non è più il corpo che mangia il cibo, ma il cibo che ingloba il corpo.  Ogni pezzo è unico perché è lo stampo di una persona reale che qui lascia il suo passaggio.

Sotto forma di Lecca Lecca il progetto Candy skkinns analizza le parti del corpo partendo dalla pelle  che è la parte piu’ esterna, quella che noi vediamo e riconosciamo come corpo umano. Ogni pezzo è unico perché è lo stampo di una persona reale che qui lascia il suo passaggio.

Dolci cassate che ci appagano solo guardandole, ma con una sorpresa, un unghia. Una ludicità doppia. Colpire anche in maniera sbalorditiva il visitatore tanto da porsi delle domande su chi siamo, su quello che mangiamo e sul valore che abbiamo.

Lasciarsi rapire da innocui dolcetti, mix di pasticcini e cioccolatini in cui l’uomo prende parte oggi come oggi dove l'attenzione si posa  più all’apparenza che sulla sostanza.

E se il cibo ci guardasse prima di essere mangiato?

Ciò che guardiamo ci osserva. Prendere coscienza di un altro punto di vista oltre al nostro, forse bisognerebbe iniziare a farlo.

Attenta ai problemi ambientali realizza “Il Volo Polimerico” tramite il recupero di materiale di scarto in aziende plastiche.

L’intento dell’artista è quello di far affiorare una maggior consapevolezza sulla nostra identità in rapporto su ciò a ciò che ci circonda e  creando una coscienza ecologista, che trasforma ciò che senza l’arte sarebbe rifiuto.

“Ho sempre pensato che l’arredamento di una casa non debba essere solo un qualcosa che viene messo lì a riempire uno spazio che chiamiamo stanza. Anzi, deve appartenerci completamente, deve rispecchiare noi stessi in profondità, non solo scegliendo i pezzi da inserire ma rendendoli unici”

Io sono aria, sono una bilancia.

Sono doppia e, come tale, mi sdoppio e le mie due “me” si specchiano: sono una cosa sola in equilibrio costante. Noi due siamo ali che, come farfalle, si levitano libere nell’aria. Ma c’è sempre chi le vuole ingabbiare, chi le vuole legare, tarpare.